One health, one hearth. Stop food waste è il tema della nona Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, che è in calendario il 5 febbraio 2022 che persegue l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica italiana su una questione centrale del nostro tempo: lo Spreco alimentare.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), stima che circa un terzo del cibo prodotto a livello mondiale per il consumo umano vada perduto. Nella sola Europa si ritiene che ogni anno vadano sprecati circa 88 milioni di tonnellate di cibo, per un costo stimato in circa 143 miliardi di euro l’anno!!

In Italia nel 2021 si è registrato uno spreco alimentare domestico di ca. 27 kg di cibo a testa (529 grammi a settimana), per un valore di ca. 6,5 miliardi di euro (L’intera filiera dello spreco del cibo in Italia, sfiora il costo di 10 miliardi di euro sommando le perdite in campo e lo spreco nel commercio e nella distribuzione che ammontano a ca. 3.3 miliardi di euro). In peso, significa che sono andate sprecate, in Italia, ca.1.7 milioni di tonnellate di cibo in casa e ca. 3.6 milioni tonnellate se si includono le perdite e gli sprechi di filiera!!

Perché sprechiamo il cibo?

Secondo un'indagine promossa dall'Istituto Ipsos e l'Università di Bologna che ha coinvolto gli 8 Stati più sviluppati al mondo (Stati Uniti, Cina, Canada, Regno Unito, Russia, Germania, Spagna e Italia), sarebbero tre i motivi: dimentichiamo la data di scadenza (accade il 44% di volte in media), compriamo troppe cose (40% in media), cuciniamo troppo cibo (33%).

Cosa buttiamo via?

Nello specifico, in Italia, ogni settimana in media 32,4 grammi di frutta e 22,8 grammi di verdura finiscono tra i rifiuti organici. Il triste primato spetta però al pane fresco: ogni 7 giorni ne va sprecato ca. 22 grammi. Uno degli obiettivi dell’Agenda ONU per la comunità mondiale è "dimezzare gli sprechi entro il 2030".

Te.Am. Spa, aderisce alla Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare ed intende operare per sensibilizzare i consumatori attraverso la diffusione di buone pratiche anti-spreco e l’organizzazione di iniziative condivise con Associazioni e Operatori economici operanti sul territorio impegnati in questo importante settore, al fine di prevenire gli sprechi alimentari e ridurre l’impatto ambientale.

Alcune buone pratiche anti spreco facilmente realizzabili: 1) Fai la spesa con acquisti ridotti e ripetuti nel tempo; 2) Preferisci produzioni locali e compra nei mercati a km 0; 3) Acquista seguendo la stagionalità dei prodotti; 4) Controlla sempre l’etichetta; 5) Chiedi la doggy bag al ristorante per consumare a casa gli avanzi; 6) Cucina con gli avanzi ricette antispreco; 7) Comunica agli altri le tue esperienze.

Per approfondimenti consulta il sito Osservatorio Waste Watcher e le modalità di monitoraggio sugli stili di vita e alimentari di Andrea Segrè.